Mal di stomaco ricorrente? Ecco le cause più frequenti secondo i medici e quando serve agire subito

Un dolore all’addome può fermare la routine quotidiana in pochi minuti: dal pendolare che scende dalla metro stringendosi lo stomaco alla madre che interrompe il lavoro per aiutare un figlio con crampi. Spesso il dolore è passeggero, ma il motivo per cui compare cambia da persona a persona. Per capire se serve solo un riposo o un controllo medico è necessario identificare la causa, spiegano gli specialisti consultati per questo approfondimento. Nella pratica clinica emergono cause sia di natura fisica sia emotiva, e spesso entrambe operano insieme.

Secondo la gastroenterologa Shanti Eswaran, il collegamento tra cervello e intestino passa soprattutto attraverso il nervo vago, che è responsabile di segnali continui tra testa e pancia. Per questo motivo lo stress o l’ansia possono tradursi in disturbi concreti: aumento della sensibilità intestinale, episodi di diarrea o di costipazione. Chi vive in città lo nota spesso: giornate intense e abitudini sregolate si riflettono sul transito intestinale. Un dettaglio che molti sottovalutano è la rapidità con cui queste fluttuazioni possono diventare croniche se non si interviene sui fattori emotivi.

I sintomi variano: da crampi leggeri a dolore acuto, associati o meno a nausea, gonfiore o alterazioni della frequenza evacuativa. Gli specialisti ricordano che, mentre molte forme sono benigne e risolvibili con cambiamenti dello stile di vita, trovare la causa corretta permette di evitare cure inutili e di intervenire con terapie mirate quando necessario. Nel rapporto clinico, la valutazione dei sintomi e della storia personale resta l’elemento centrale per decidere i passi successivi.

Fattori scatenanti, rimedi pratici e segnali da non ignorare

Ci sono trigger ricorrenti che gli specialisti segnalano con maggiore frequenza. Il primo è il cambiamento di routine, tipico dei viaggi: alimentazione diversa, minore idratazione e scarsa attività fisica rallentano il transito e favoriscono la stipsi. Per chi soffre di questa condizione, alcuni medici consigliano l’assunzione di citrato di magnesio in dosi tra 200 e 400 mg al giorno, perché attira acqua nel colon e facilita il transito. Un altro fattore comune è l’uso di antibiotici, che possono alterare la microbiota intestinale eliminando i batteri benefici e provocando diarrea: dopo una terapia antibiotica è utile aumentare l’apporto di fibre per favorire il ripristino della flora.

Mal di stomaco ricorrente? Ecco le cause più frequenti secondo i medici e quando serve agire subito
Mal di stomaco ricorrente? Ecco le cause più frequenti secondo i medici e quando serve agire subito – arteipertrofianatural.it

Tra le cause specifiche per le donne c’è il ciclo mestruale: le prostaglandine stimolano i muscoli intestinali e possono causare dolore o diarrea. In presenza di sintomi rilevanti, la consulenza su contraccettivi o l’uso di ibuprofene sono opzioni discusse con lo specialista, perché il farmaco riduce la produzione di prostaglandine. Anche il caffè gioca un ruolo: in soggetti sensibili accelera il transito e crea urgenza di evacuare; regolare orari e quantità spesso basta a ridurre il problema. Un aspetto che sfugge a chi viaggia spesso è che la temperatura delle bevande molto calde o molto fredde può influenzare le evacuazioni.

Per quanto riguarda gli interventi generali, le raccomandazioni variano in base alla causa: tecniche di rilassamento e attività fisica per l’ansia; idratazione, movimento e citrato di magnesio per i disturbi da viaggio; più fibre dopo antibiotici; consulto ginecologico per i dolori mestruali; moderazione del caffè per chi manifesta iperattività intestinale. È invece necessario rivolgersi a un medico se compaiono segni come dolore intenso accompagnato da febbre, sangue nelle feci, feci molto pallide, perdita di peso inspiegabile o dolore addominale ricorrente con forte distensione. Questi sintomi possono indicare patologie infiammatorie, problemi epatici o, in rari casi, condizioni che richiedono approfondimenti strumentali. Per chi convive con episodi frequenti, una visita specialistica chiarisce il percorso diagnostico e terapeutico, condizione che molti pazienti decidono di affrontare per tornare a una vita quotidiana senza interruzioni.

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